Raphaël è una cooperativa sociale senza scopo di lucro che gestisce ambulatori con l’obiettivo di promuovere il benessere della persona, mediante la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura della malattia oncologica.
La cooperativa viene fondata da Don Pierino Ferrari il 13 gennaio 1984, a Clusane d’Iseo (Brescia).
“Raphaël è un’idea, a dir poco, utopica. È nata dall’aver veduto malati dover subire l’umiliazione di implorare cure mediche invano, perché poveri, perché anziani… disorientati. Non vuol essere altro che un ‘modellino’, ove il malato si sente il ‘signore’ e i sanitari, gli amministratori e tutti gli altri amici di Raphaël, i servitori, dediti al malato, quasi per vocazione”.
Don Pierino – 1982
Raphaël è l’angelo, che con il fiele di un pesce ridonò la vista a Tobi, un vegliardo malato di cecità e spogliato dei suoi beni, perché compiva opere di misericordia.
Tobi, pressato dal bisogno, inviò a Rages, presso Ninive, il figlio Tobia, per recuperare una somma di denaro, prestata in tempi d’abbondanza al parente Gabelo. Lo affidò ad un misterioso giovane che s’era a lui presentato come Azaria, figlio del grande Anania e che si era offerto per accompagnare Tobia nel viaggio.
Superando molte peripezie, quel giovane riaccompagnò felicemente a casa Tobia, ricco, sposato e con un’efficace medicina, il fiele d’un pesce appunto, per l’anziano padre. Questi, quando riebbe la vista, volle ricompensare il misterioso giovane per il prestigioso servizio reso, ma quegli, sottraendosi al loro sguardo, nulla pretendendo dal suo intervento, rivelò la sua identità, dicendo: “Io sono Raphaël, uno dei sette Spiriti che stanno presso il trono di Dio: Lui lodate, a Lui cantate” e scomparve.
(Tobia 4,1 – 12,22)
Al centro del logo è raffigurata un’ancora, simbolo della speranza, sulla quale sono inserite le ali, che richiamano al tempo stesso l’angelo e la colomba della pace.
Infine una corda rappresenta l’aggancio dell’ancora e forma una “R”, che sta per Raphaël, come medicina di Dio, ma anche come Risurrezione, testimonianza del Cristo Risorto, nostra speranza, il vincitore della morte che dona vita e pace.
La storia
(Nel 1997 l’ambulatorio viene trasferito a Clusane, presso una struttura messa a disposizione dall’Associazione Comunità Mamré.)
I frati francescani conventuali gli vendettero un edificio a Rivoltella, sulle rive al lago di Garda, alla metà del prezzo di mercato. La struttura fu denominata Laudato Sì’.
(Nel 2000 fu saldata l’ultima rata del debito contratto con i Conventuali.)
Apertura del laboratorio di analisi ematochimiche presso il Laudato Sì’ di Rivoltella del Garda. Nel 2005 il servizio si trasferisce in via Benedetto Croce 29, sempre a Rivoltella.
Apertura di un ambulatorio oncologico a Lograto, in una struttura messa a disposizione dalla Fondazione Morando.
Il 23 settembre iniziarono i lavori edili per la costruzione dell’Ospedale oncologico Laudato Sì’ a Rivoltella del Garda.
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